Upa, nel 2024 pubblicità in crescita tra il 4% e il 5%

La crescita del mercato pubblicitario, che nei primi nove mesi si è attestata sul 5,7% secondo i dati Nielsen diffusi proprio ieri, «a fine anno noi la collochiamo in una forbice fra il 4 e il 5%». A dirlo è Marco Travaglia, da luglio presidente di Upa, l’associazione degli investitori pubblicitari, a margine di un convegno, a Milano, nel quale è stato fatto il punto su un fenomeno che in quest’anno ha rischiato di rimanere fortemente condizionato dal post “Pandoro gate”, caso che si è sviluppato sull’asse Chiara Ferragni-Balocco.

«Dalla survey realizzata da Upa presso i propri associati – si legge in una nota a valle del convegno – è emerso che gli investimenti pubblicitari in influencer marketing continuano a crescere in linea con gli anni passati: quest’anno toccheranno quota 352 milioni di euro, segnando un aumento del +9% sul 2023. Non si avvertono pertanto scricchiolii evidenti in questo comparto».

Il Codice di condotta Influencer in stesura in Agcom è il risultato più evidente di questa fase. A questo lavoro «hanno partecipato Upa e Iap (Istituto autodisciplina pubblicitaria, ndr) assieme a decine di altri operatori di mercato. Anche se si tratta di un mercato non più nuovo – ha aggiunto Travaglia in apertura della quarta edizione dell’appuntamento voluto da Upa sull’influencer marketing – le aziende hanno ancora bisogno di tutele contrattuali e di orientarsi fra le tante sfaccettature e definizioni che lo accompagnano: non è un caso che quest’anno Upa abbia costituito un “gruppo advocacy” dedicato. L’ambito di lavoro più importante per i prossimi anni sarà quello della misurazione delle audience e dell’efficacia, e ciò deve includere anche le performance di questo specifico canale di comunicazione: perché gli influencer, i creator, l’advocacy sono veri e propri “media”, canali media che si aggiungono a quelli già noti».

Tutto questo nel quadro di un momento positivo per il mercato pubblicitario, ma che sta verificando un rallentamento della crescita. «Tra i canali – ha sottolineato Travaglia a margine del convegno riferendosi agli investimenti pubblicitari in generale – la televisione ha registrato un notevole incremento (9,8% nei nove mesi, ndr). Internet continua a crescere a un ritmo sostenuto». I settori trainanti «restano l’alimentare (12,9% di investimenti nei nove mesi, ndr) e l’automotive che ha registrato un sorprendente aumento (26,7% nei nove mesi, ndr), probabilmente per sostenere la domanda che in questa fase non è brillante», ha poi aggiunto il presidente Upa che ha individuato una priorità del suo mandato nel «potenziamento della cooperazione con le Audi, come Audicom e Auditel, ma anche Audiradio e Audioutdoor, per una misurazione sempre più accurata e integrata delle audience e degli investimenti pubblicitari», oltre a una maggiore presenza di Upa sui tavoli europei di discussione.

Fonte: Il Sole 24 Ore