Urso: «Sicilia hub scientifico, tecnologico e produttivo dell’Europa»

La Sicilia è destinata a essere un hub europeo scientifico, tecnologico, produttivo. E’ il quadro rappresentato dal ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso che ha inaugurato a Palermo la seconda Casa del Made in Italy dell’isola: «Sarà un punto di riferimento cruciale: servirà da un lato come antenna per le istituzioni per raccogliere le richieste del territorio, e di conseguenza coordinare gli interventi, e dall`altro come assistenza al sistema produttivo locale, specialmente con le Pmi, su tutte le misure a sostegno delle imprese. L’obiettivo è creare un incontro fattivo e continuativo per poter essere più consapevoli su quello che occorre fare per migliorare il contesto legislativo del nostro paese». Inaugurazione che il presidente della Regione siciliana Renato Schifani definisce «tappa importante per quel mondo industriale a cui guardiamo con interesse. Lo facciamo con bonus per incentivi e sostegno per piccole e medie imprese. Questo dà il senso ad una politica liberale che guarda alla crescita e all’incremento dei posti di lavoro».

La Sicilia protagonista delle sfide

Un’isola, la Sicilia, che va incontro sul piano produttivo alle due grandi sfide di modernizzazione dell’Europa. Uno è il versante del digitale, ad esempio a Palermo dove arrivano i cavi a fibra ottica, l’altro è quello della microelettronica nell’Etna Valley, «che sta diventando il più grande polo produttivo del Mediterraneo, con un investimento da 5 miliardi di euro, il più significativo sulla micro elettronica autorizzato dalla commissione Europea, in questi ultimi mesi» dice il ministro. «Quindi la Sicilia – prosegue Urso – diventerà un hub produttivo scientifico e tecnologico e di comunicazione nel settore del digitale e, nel contempo, a mio avviso può diventare e diventerà un hub produttivo anche di tecnologia green, perché, sempre al polo industriale di Catania, con 3Sun, si sta sviluppando quello che diventerà, nei prossimi mesi, il più grande stabilimento produttivo di pannelli fotovoltaici d’Europa. Avrà ricadute sulle filiere dell’intero territorio. Nel piano transizione 5.0 oggi in vigore, sono stati destinati 13 miliardi di euro all’innovazione digitale, e all’innovazione green e per l’efficientamento energetico delle nostre imprese, 6,3 miliardi. Mi auguro che, anche le imprese siciliane, passano acquisire macchinari tecnologici e formare i propri lavoratori sulle tecnologie digitali e sulle tecnologie green».

Potenziare i tre poli produttivi dell’isola

Un disegno cui corrisponde un’idea precisa sui poli produttivi siciliani: «La nostra idea è che la Sicilia possa svilupparsi attorno a tre grandi poli industriali produttivi: Termini Imerese, Catania e quello delle bioraffinerie di Priolo, Augusta e dell’area industriale di Gela – dice Urso -. Nei prossimi giorni convocherò due riunioni a Roma, sia per quanto riguarda il polo di Priolo, sia per quanto riguarda la crisi complessa di Gela, dove nonostante gli sforzi e le proroghe, la realtà produttiva locale non ha prodotto sufficienti progetti. E’ nostra intenzione intensificarli». Sul fronte siracusano e in particolare di Priolo c’è da capire qual è la direzione che intendono seguire le imprese: «Il primo atto del mio governo, sollecitato dall’allora neopresidente della Regione, è stato quello di mettere in salvaguardia Priolo, un polo di raffinazione senza il quale tutta l’industria chimica italiana sarebbe saltata. Sembrava impossibile ma ho messo in salvaguardia lo stabilimento – dice il ministro -. Con la nuova proprietà stiamo lavorando perché realizzi gli investimenti che sono stati programmati e previsti nell’autorizzazione che abbiamo concesso, attraverso l’esercizio della golden power».

Termini Imerese, il ministro: «Presto annuncio investimenti»

Altro punto è quello che riguarda Termini Imerese. E in questo caso il ministro spiega: «Con la Regione siciliana c’è una collaborazione assoluta. Sono diversi i dossier che ci hanno visto impegnati, un esempio è Termini Imerese, dove, dopo 13 anni di cassa integrazione, finalmente si sono avviate le procedure per riaprire il sito industriale. Siamo già al lavoro e nelle prossime settimane annunceremo investimenti in quello che diventerà un grande parco industriale e un polo di sviluppo vero per tutta la Sicilia».

Fonte: Il Sole 24 Ore