Us Steel, arriva lo stop di Biden alla vendita a Nippon Steel

Us Steel, arriva lo stop di Biden alla vendita a Nippon Steel

Il presidente americano Joe Biden intende bloccare l’acquisizione da quasi 15 miliardi di dollari di Us Steel da parte di Nippon Steel. Lo riporta il Washington Post citando fonti del governo degli Stati Uniti. L’annuncio è atteso per oggi. A fine dicembre, la commissione incaricata di valutare l’impatto dell’operazione sulla sicurezza nazionale non ha espresso un parere e rimandato la decisione al presidente che ha 15 giorni per esprimersi e che ritiene l’industria siderurgica strategica per gli Stati Uniti.

La vicenda

La decisione di Biden, se confermata, potrebbe chiudere una saga lunga un anno, nonostante le concessioni di Nippon Steel in materia di occupazione, investimenti e leadership locale. Il colosso giapponese ha pagato un forte premio per aggiudicarsi l’acquisto del secondo produttore di acciaio statunitense, ma l’accordo ha incontrato l’opposizione del potente sindacato United Steelworkers e dei politici. Biden ha dichiarato a più riprese la sua volontà che Us Steel rimanga di proprietà e gestione nazionale, mentre il presidente eletto Donald Trump ha giurato di bloccare l’accordo dopo il suo insediamento alla Casa Bianca.

Le conseguenze

La decisione solleva interrogativi sulle prossime mosse di Us Steel, che potrebbe essere costretta a riavviare il processo di vendita e potrebbe faticare a trovare un acquirente per l’intera azienda. Cleveland-Cliffs, gruppio dell’Ohio, aveva fatto un tentativo per Us Steel prima dell’offensiva giapponese, ma nel frattempo ha cambiato obiettivo rilevando un produttore canadese.

La combinazione fra Us Steel e Nippon Steel avrebbe creato il terzo gruppo a livello mondiale nel settore dell’acciaio, dopo la cinese Baowu Steel Group e la lussemburghese ArcelorMittal. Us Steel – secondo cui la transazione avrebbe creato «un’alleanza nell’acciaio per combattere la minaccia competitiva della Cina» ha messo in guardia sulle conseguenze del mancato via libera all’intesa: i suoi impianti hanno bisogno di miliardi di nuovi investimenti e il mancato completamento dell’accordo potrebbe comportare la chiusura di alcuni stabilimenti.

Fonte: Il Sole 24 Ore