Vaticano: la Basilica di San Pietro entra nello spazio virtuale con il supporto dell’AI

Vaticano: la Basilica di San Pietro entra nello spazio virtuale con il supporto dell’AI

La Basilica di San Pietro entra nello spazio virtuale attraverso un modello digitale creato con il supporto dell’intelligenza artificiale. La Fabbrica di San Pietro e Microsoft lanciano «La Basilica di San Pietro: AI-Enhanced Experience», un nuovo progetto che si basa su tecnologie all’avanguardia per consentire a pellegrini e visitatori di tutto il mondo di ammirare e interagire con la Basilica di San Pietro nei suoi punti inaccessibili. In quelli, cioè, che l’occhio umano non riesce a vedere. «Sarà possibile riscoprire la sua storia e il suo ruolo di cuore della cristianità, nonché quello di preziosissimo scrigno d’arte e cultura dell’intera umanità», informa una nota. Microsoft è stato il partner centrale nel progetto. Il progetto è stato voluto dal cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica e presidente della Fabbrica di San Pietro, che ha presentato il progetto assieme a Brad Smith, Vice Chair and President Microsoft

Per tre settimane droni hanno catturato 400mila immagini all’interno

La genesi del progetto risale a due anni fa coinvolgendo le migliori professionalità di livello internazionale con il prezioso contributo di esperti e studiosi della Fabbrica di San Pietro. Per tre settimane droni, fotocamere e laser hanno catturato all’interno della Basilica oltre 400mila immagini ad alta risoluzione che sono state poi utilizzate per creare un modello 3D ultra-preciso, noto come digital twin o gemello digitale. Così le immagini generate dall’intelligenza artificiale derivate dai dati di fotogrammetria hanno migliorato la visualizzazione sia dell’interno che dell’esterno della Basilica, aiutando gli esperti e il pubblico a esplorare l’universo policromo del monumento. L’AI for Good Lab di Microsoft ha elaborato la vasta mole di dati della fotogrammetria del team francese di Iconem, perfezionando il gemello digitale con una precisione millimetrica. Gli algoritmi di intelligenza artificiale hanno colmato le lacune, migliorato i dettagli e creato una ricostruzione virtuale senza soluzione di continuità.

Gambetti: definito un piano per la comunicazione di una “Basilica in uscita”

«Siamo giunti a definire un piano coordinato di servizi e di attività di comunicazione per una “Basilica in uscita” – spiega il cardinale Mauro Gambetti – In questi anni abbiamo affrontato la splendida sfida del rapporto tra l’uomo e la tecnica con lo spirito di fraternità, che ha animato importanti collaborazioni improntate alla circolarità, di competenze, di punti di vista e di mezzi, con il comune obiettivo di favorire la crescita umana delle persone. Abbiamo così potuto strutturare un sistema informativo della Fabbrica, mettere a servizio degli Uffici un Enterprise Resource Planning (ERP) e avviare il processo di informatizzazione della gestione documentale, archivistica e delle risorse umane; inoltre, abbiamo realizzato il primo step del Building Information Modeling (BIM) della Basilica».

«Poi – aggiunge l’arciprete della Basilica e presidente della Fabbrica di San Pietro – sono state create piattaforme e app per offrire servizi ai pellegrini e ai visitatori al fine di favorirne l’esperienza in San Pietro; e sono stati resi maggiormente comprensibili . tramite i linguaggi multimediali, l’impiego dell’Intelligenza Artificiale e la proposta di corsi di formazione – i significati custoditi dal complesso monumentale».

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«L’intelligenza artificiale ci permette di ammirare questa Basilica in una modalità unica e innovativa mai vista in precedenza – ha dichiarato Brad Smith, vice chairman e presidente di Microsoft -. Questa partnership, che unisce istituzioni e innovazione tecnologica, ha creato un’esperienza memorabile per tutti coloro che vogliono approfondire storia e significato di questo luogo straordinario».

Fonte: Il Sole 24 Ore