Verso la tredicesima: simulazioni e regole per i lavoratori dipendenti
Dicembre per i lavoratori dipendenti è il mese della “tredicesima”. Come viene spiegato in un focus della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, a cura di Pietro Manzari, si tratta di una mensilità aggiuntiva rispetto alle 12 normalmente spettanti ai lavoratori in cambio della prestazione lavorativa, e rientra nel concetto di retribuzione differita, in quanto viene in genere corrisposta in un momento successivo a quello di competenza cui la stessa si riferisce. Con la tredicesima mensilità viene corrisposto ai lavoratori anche il Bonus Natale, l’indennità fiscale pari a 100 euro.
Il ruolo dei contratti collettivi
Nella gestione della tredicesima mensilità, la contrattazione collettiva ha un ruolo fondamentale in quanto i contratti collettivi di lavoro disciplinano la retribuzione da prendere a riferimento, il computo, la mutazione, nonché il termine per la corresponsione. In particolare, i contratti collettivi nazionali di lavoro, ne disciplinano la misura individuando la retribuzione da prendere in considerazione, il computo delle frazioni di mese nonché la data di corresponsione. Inoltre, mentre alcuni contratti collettivi individuano esattamente gli elementi retributivi sui quali matura la tredicesima, altri si limitano a richiamare il concetto generico di retribuzione globale.
L’ammontare
Nella quasi totalità dei casi l’ammontare della tredicesima è pari a una mensilità per il personale con retribuzione mensilizzata o ad un certo numero di ore per i lavoratori pagati con tale sistema.
La retribuzione da prendere in considerazione
Un elemento comune è la retribuzione da prendere quale riferimento per il calcolo che è quella del mese di dicembre ovvero quella in vigore al momento dell’erogazione in caso di risoluzione del rapporto di lavoro. É questo un elemento di miglior favore per il lavoratore in quanto gli avanzamenti di livello, la maturazione degli scatti di anzianità o il riconoscimento di premi ad personam, intervenuti anche solo il mese prima, aumentano l’importo della tredicesima.
I beneficiari
Della platea fanno parte coloro che hanno effettuato un intero anno di lavoro regolare, escludendo le assenze per malattia, infortunio, ferie ed ogni altro evento comunque retribuito, come ad esempio l’intervento degli ammortizzatori sociali, troveranno in busta paga l’equivalente di una mensilità lorda. È, infatti, la natura delle assenze dal lavoro che fa la differenza in fase di elaborazione, in quanto non tutte danno diritto alla maturazione della tredicesima. Il netto in busta paga però sarà certamente inferiore a quello di una normale mensilità in quanto sulla tredicesima mensilità il lavoratore non ha diritto alle detrazioni per lavoro dipendente e per gli eventuali familiari a carico.
Fonte: Il Sole 24 Ore