Vetro, nel 2023 in Italia tasso di riciclo al 77,4%

Vetro, nel 2023 in Italia tasso di riciclo al 77,4%

Nel 2023 in Italia è stato riciclato il 77,4% degli imballaggi in vetro arrivati sul mercato: 2.046.000 tonnellate, a fronte di un aumento dell’immesso a consumo del 15%. Lo certificano i dati di Coreve, il consorzio di riciclo: un risultato in calo rispetto all’80,8% del 2022, anno in cui si superò quota 2.500.000 tonnellate di materiale riciclato. Tuttavia, per il quinto anno consecutivo, l’Italia supera in anticipo il target europeo del 75%.

Il costo del rottame

«Il settore della produzione di nuovi contenitori rimane il naturale e, di gran lunga, il più importante sbocco per il riciclo dei rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti in ambito nazionale, in un perfetto schema di economia circolare», spiega il presidente del Coreve Gianni Scotti: «Tuttavia, nell’ultimo anno, l’aumento del costo del rottame a causa di un andamento turbolento del mercato e la sua conseguente importazione a prezzi inferiori dall’estero ha determinato una riduzione del tasso di riciclo che comunque è ben superiore al target europeo fissato al 2030. L’Italia, infatti, si conferma uno dei Paesi più virtuosi. L’uso però di rottame di vetro proveniente dall’estero, o peggio di materia prima vergine in luogo di materia prima seconda ha contribuito a rendere il 2023 un anno particolare in cui il tasso di riciclo è leggermente calato rispetto al 2022. È fondamentale però che l’industria continui a privilegiare la materia prima seconda per non intaccare negativamente la contabilità ambientale del vetro».

Il risparmio di CO2

L’uso del rottame al posto delle materie prime minerali consente un risparmio di energia sia in fase di estrazione del materiale che di fusione. Secondo Coreve, nel 2023 grazie al riciclo sono state risparmiate 375.181 tonnellate equivalenti di petrolio e 2.406.989 tonnellate di CO2.

Investimenti per 22 milioni

Il consorzio, attraverso le convenzioni locali, ha gestito nell’ultimo anno direttamente circa 1.660.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro e ha sostenuto, grazie ai bandi lanciati in collaborazione con Anci, 216 progetti per il miglioramento della raccolta in 579 comuni con un investimento complessivo di 15 dei 22 milioni di euro messi a disposizione in poco più di due anni. Nel corso del 2023, i comuni convenzionati con Coreve sono stati 7.034: l’89,0% del totale per 53,2 milioni di abitanti (il 90% della popolazione)

La crescita futura

«La sfida di Coreve sarà quella di riuscire a sottrarre alla discarica, con la collaborazione dei comuni italiani e dei gestori delle raccolte, una buona parte delle circa 250.000 tonnellate che, ancora oggi, per svariati motivi, non vengono avviate al recupero», indica Scotti. In 10 anni, la quantità di vetro è cresciuta del 26,7%. Grazie alla messa a terra dei numerosi progetti per lo sviluppo della raccolta differenziata del vetro di qualità, presentati dai comuni attraverso i bandi di gara predisposti da Coreve a partire dal 2022, il consorzio prevede che nel 2026 si possano raggiungere 2.619.000 tonnellate, con una crescita complessiva di circa il 9% rispetto al 2023.

Fonte: Il Sole 24 Ore