Visibilia, Santanchè a rischio processo: oggi la decisione del Gup
È prevista per il 17 gennaio 2025 la prima decisione sul rinvio a giudizio di Daniela Santanchè in uno dei procedimenti che coinvolgono la ministra del Turismo a Milano. Dopo l’ultimo intervento di una difesa di uno degli imputati, la gup Anna Magelli dovrebbe entrare in camera di consiglio e decidere nel procedimento per falso in bilancio nel quale figurano, oltre alla senatrice di FdI, altri 19 imputati, tra cui tre società del gruppo editoriale Visibilia, fondato dalla parlamentare e imprenditrice che ha dismesso le cariche nel 2022 e ne ha ceduto il controllo a fine dicembre 2024. Santanchè è imputata per false comunicazioni sociali per i bilanci di Visibilia Editore e di Visibilia srl in liquidazione.
Le richieste dei Pm
Su venti imputati, tra cui il compagno di Santanchè Dimitri Kunz e la sorella Fiorella Garnero, nelle scorse udienze i pm Marina Gravina e Luigi Luzi hanno ribadito la richiesta di processo per 17 posizioni, ministra compresa. Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, ha chiesto invece di patteggiare e due società, ossia Visibilia Editore ed Editrice, hanno concordato una sanzione amministrativa.
Le accuse
Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano hanno evidenziato, per l’accusa, presunti bilanci truccati per sette anni, tra il 2016 e il 2022, per nascondere “perdite” milionarie, per permettere al gruppo Visibilia di rimanere in piedi, ingannando gli investitori, e di conseguenza continuare a trarre “profitto” da aziende ancora attive. Una delle contestazioni “chiave” è quella che riguarda l’iscrizione «nell’attivo dello stato patrimoniale» nei bilanci di Visibilia Editore spa dal 2016 al 2020 dell’avviamento (ossia il valore intrinseco della società) per cifre che vanno dagli oltre 3,8 milioni di euro a circa 3,2 milioni, “senza procedere” alla “integrale svalutazione” già nel dicembre 2016.
Per la difesa di Santanchè, coi legali Nicolò Pelanda e Salvatore Sanzo, da parte degli allora vertici di Visibilia, tra cui Santanchè, non c’è mai stata «alcuna operazione di maquillage sui bilanci», non è mai stato «nascosto alcunché», perché i soci erano sempre «informati sulle perdite», c’era una «offerta informativa trasparente». E sulla voce “avviamento”, finita al centro delle accuse, secondo i difensori, la Procura si era già espressa in un fascicolo archiviato, escludendo che la società dovesse essere messa in liquidazione.
Le altre inchieste
Il 29 gennaio la Cassazione dovrà decidere sulla competenza tra Milano o Roma sul caso in cui Santanchè con altri risponde di truffa aggravata ai danni dell’Inps per la vicenda della cassa integrazione in Visibilia nel periodo Covid. In più, la ministra è anche indagata per bancarotta dopo il fallimento di Ki Group srl, società della galassia del bio-food un tempo guidata dalla senatrice. Liquidazione giudiziale (il vecchio fallimento) che, a dicembre, ha riguardato anche Bioera, spa del gruppo del biofood di cui la ministra del Turismo è stata presidente fino al 2021 e che ha avuto tra gli amministratori anche l’ex compagno della senatrice di FdI, Canio Giovanni Mazzaro.
Fonte: Il Sole 24 Ore