Vitale Barberis Canonico – Il Sole 24 ORE

Un test positivo in un momento congiunturale difficile. Per Vitale Barberis Canonico la 39esima edizione di Milano Unica, che si è chiusa ieri alla fiera di Milano Rho con visitatori a +19% e buyer esteri a +36% sul luglio 2023, è stata un’occasione costruttiva di confronto con i compratori internazionali. «Le sensazioni sono positive: abbiamo avuto una buona affluenza e siamo contenti. La fiera è stata sicuramente uno stimolo», spiega Francesco Barberis Canonico, direttore creativo ed esponente della tredicesima generazione della famiglia che guida l’azienda di Pratrivero (Biella). Il 2024 è un anno complesso per il settore: la tessitura, in generale, ha cominciato con un’importante flessione delle esportazioni nel primo trimestre (-17% circa).

«È difficile fare previsioni per il 2024 – continua Barberis Canonico – ; per noi l’Europa performa bene, ad eccezione della Germania, e stanno andando bene anche gli Stati Uniti. In calo, invece, le vendite in Asia». Vitale Barberis Canonico – che attualmente conta due stabilimenti nel biellese, 480 addetti e 40 agenti nel mondo – dovrebbe chiudere l’anno «allo stesso livello del 2023 (166 milioni di euro di ricavi, ndr). Prevediamo peraltro una ripresa dall’inizio del 2025».

Tra le strategie messe in campo per superare la situazione congiunturale complessa c’è quella di puntare «su prodotti natural stretch che permettano il comfort e più innovativi dove combiniamo le nostre lane con fibre tecniche di ultima generazione per ancora più performance». L’heritage continua a giocare un ruolo chiave nella strategia dell’azienda che, in occasione di Milano Unica 39, per l’autunno-inverno 25-26, ha voluto puntare sulla lana Saxon Merino, alla quale è stato dedicato l’intero stand in fiera: «Manteniamo l’heritage con questa nostra lana Saxon Merino, pensata per prodotti più classici ma con un look più contemporaneo». L’azienda ha dedicato alla Saxon Merino, che a Pratrivero viene impiegata da oltre 40 anni, la capsule The Saxon Club della quale fanno parte un tessuto Saxony realizzato in pura lana Saxon con un peso studiato per garantire una perfetta caduta dell’abito; una flanella pettinata leggera e un tessuto in panno doppio dalla forte personalità per capi taglio al vivo. «The Saxon Club sta piacendo molto, è una famiglia di tessuti che continuerà nel tempo – conclude Barberis Canonico –. I clienti stanno cercando tessuti più confortevoli e versatili; speriamo in un ritorno del formale, che ultimamente aveva vissuto un periodo di calo, e ci sono segnali a supporto di un rinnovato interesse per questo segmento».

Fonte: Il Sole 24 Ore