
Voli Ryanair e Ita: le novità su bagagli, check-in e penali (e come difendersi)
«La cosa più importante è conservare la documentazione del disservizio subito», spiega Piero Armetta, avvocato esperto di diritto dei trasporti e co-fondatore di RimborsamiTu (società nata nel 2016 che offre assistenza gratuita per i rimborsi ai passeggeri vittime di disservizi, forte di oltre 300mila pratiche trattate), «si tratta di un passaggio fondamentale ai fini della proposizione di un reclamo: quindi è indispensabile conservare gli screenshot di malfunzionamenti, email o ricevute di pagamento».
Le “trappole” in aeroporto
«Di fronte alle segnalazioni di disservizi su siti e app, infatti, via chat il servizio clienti di Ryanair spesso indica di effettuare la procedura in aeroporto, senza però chiarire che la stessa è a pagamento», continua Armetta.
«Nonostante le evidenti responsabilità dei malfunzionamenti siano da addebitare alle compagnie aeree, i passeggeri si ritrovano così obbligati ad affrontare spese aggiuntive per effettuare il check-in in aeroporto, pena il negato imbarco sul volo».
«In questi casi i reclami diretti dei passeggeri vengono respinti con formule standardizzate: vere e proprie pratiche commerciali scorrette – sottolinea Armetta – che portano alle compagnie ingiusti profitti perché non di rado le somme addebitate ai passeggeri sono più alte del costo stesso del biglietto».
Bagagli a mano Ita
Vediamo invece le novità sui bagagli da cabina. Ita Airways consente un solo bagaglio a mano con dimensioni 55x35x25 cm. Da marzo, però, è entrata in vigore una stretta sul peso: ogni borsa o zaino non dovrà superare gli 8 chilogrammi.
Fonte: Il Sole 24 Ore