Volkswagen Id.7 Pro, abbiamo provato l’erede elettrica della Passat. Ecco come è fatta e come va
Non solo auto compatte e la reinterpretazione a batteria di modelli empatici e iconici come il van Bulli. Infatti, con la nuova berlina Id.7 che si può paragonare come la Passat a batteria la gamma delle Volkswagen native elettriche si mette a caccia della Tesla Model 3 Long Range, della Byd Seal, della Bmw i4, della Hyundai Ioniq6, della Kia Ev6 e della Mercedes Eqe. A questo schieramento la Id.7 si contrappone sia con le grosse dimensioni sia con molte nuove tecnologie che alzano anche l’asticella della digitalizzazione e della interazione fra uomo e macchina, senza cedere alla tentazione di attrarre interesse con una potenza strabiliante ma promettendo un’autonomia di 620 chilometri. Quindi, intrigante per chi usa l’auto sulle lunghe distanze.
Volkswagen Id.7 Pro, evolve il concept Id
L’ammiraglia della gamma Id, che l’anno prossimo sarà affiancata dalla station wagon Tourer con cui replicherà tra le Volkswagen native elettriche l’offerta della Passat, poggia su un’evoluzione dell’architettura Meb con cui si pone già al vertice della gamma con le dimensioni. Infatti, la Id.7 è lunga 4,96 metri e larga 1,83 metri e ha un passo di 2,97 metri, mentre essendo alta 1,53 metri è la più bassa di tutta la famiglia per effetto della profilatura aerodinamica che determina un Cx di 0,23. La piattaforma sorregge sospensioni specifiche, davanti McPherson e dietro a cinque bracci, che assieme a inediti ammortizzatori e alla taratura dello sterzo si prefiggono di ottimizzare il dinamismo senza penalizzare il confort. A questo corredo si aggiunge la possibilità di adottare le sospensioni a controllo elettronico che sintonizzano il comportamento in funzione della configurazione vettura. Con la Id.7 debutta anche una nuova generazione di motori elettrici. Il powertrain montato posteriormente con 286 cavalli e 545 Nm di coppia è il più potente della famiglia Id, è quello a cui Volkswagen dà la priorità nella catena produttiva e integra un inverter di nuova generazione e un sistema combinato a olio e acqua per ottimizzare la stabilità termica e, quindi, l’efficienza. La batteria da 77 kWh ad alta densità integrata nel sottoscocca si ricarica in mezzora dal 10 all’80% con impianti fino a 175 kW, mentre in dieci minuti si recupera elettricità per percorrere 200 chilometri. Con questo corredo la Id.7 Pro promette un consumo medio che in base all’equipaggiamento spazia da 14,1 a 16,3 kWh/100 km, a fronte della possibilità di raggiungere i 180 all’ora autolimitati e i 100 orari 6”5.
Volkswagen Id.7 Pro, aerodinamica berlina fastback
La linea della Id.7 si stacca completamente da quelle delle consanguinee di dimensioni inferiori non solo per le dimensioni ma anche per l’impostazione quasi fastback impressa dalla profilatura aerodinamica, che disegna una silhouette slanciata con il padiglione che scende morbidamente sulla coda. La carrozzeria integra ciò che è imprescindibile per ottimizzare l’aerodinamica come il frontale sigillato, prese e sfoghi per fare scorrere l’aria attorno alla vettura evitando turbolenze e un accenno di spoiler sopra il bordo del portellone posteriore. Tratti caratterizzanti sono, invece, le spalle robuste e le nervature che percorrono le fiancate che, dal canto loro, rendono l’aspetto muscoloso e rimarcano la lunghezza della Id.7.
Volkswagen Id.7 Pro, una lounge grande e tecnologica
Passo lungo, proporzioni dei volumi e pavimento piatto si riflettono nell’abitacolo generando assieme al design minimalista ma ricercato dell’arredamento, in controtendenza rispetto a quello delle Id più piccole, un ambiente in cui anche chi siede posteriormente può addirittura distendere le gambe. L’interno realizzato con cura e ricercatezza propone un nuovo step della digitalizzazione, che influenza anche il design e l’impostazione della plancia. Infatti, pone davanti a chi guida un piccolo display che fornisce solo alcune informazioni essenziali, poiché tutte le altre sono rappresentate nell’head up display con realtà aumentata che è di serie. L’evoluzione contagia anche il display centrale dell’infotainment che arriva a 15”. Il sistema “gira” con la versione più avanzata del sistema operativo Mib e integra anche l’assistente personale Ida che, al momento, ci è parso ancora perfettibile poiché si intromette frequentemente e con frasi sconclusionate nei discorsi dei passeggeri, se non si ha l’accortezza di escludere l’attivazione automatica. A parte ciò, il sistema è reattivo e ha un’interfaccia grafica chiara, ma non è convincente come su altre elettriche hi-tech la scelta di annegare nella videata del sofisticato impianto di climatizzazione persino la gestione delle bocchette di aerazione della plancia. Infine, va detto che l’ampiezza dell’abitacolo non influisce su quella della zona di carico la cui capacità spazia da 532 a 1.586 litri.
Volkswagen Id.7 Pro, molto confortevole e spigliata
A dispetto dele dimensioni, il passo lungo e il peso che rasenta i 2.200 kg, la Id.7 sorprende per il dinamismo che concilia l’agilità sui percorsi tortuosi con il confort su ogni tipo di fondo, a prescindere sia dalla velocità e dai grossi cerchi (opzionali) da 20” nel caso della vettura del test sia dalla modalità di guida utilizzzta. Infatti, l’assetto contrasta bene il rollio e avvantaggia la reattività, offrendo sempre rassicuranti sensazioni e una guidabilità istintiva. Insomma, la Id.7 è un’ottima compagna sia nei viaggi sia nell’uso quotidiano nel traffico, dove si può contare sugli efficaci rallentamenti della modalità Brake che rasenta quella one-pedal per non affannarsi troppo tra acceleratore e freno e, al contempo, di rifornire con determinazione la carica della batteria. Il nuovo powertrain elettrico con 286 cavalli della Volkswagen non cede alla tentazione di suscitare forti emozioni, ma il suo rendimento completa il quadro riguardante la gradevolezza della guida con la precisione con cui risponde a ogni minima richiesta dell’acceleratore, che esalta la linearità e la prontezza dell’erogazione tipiche delle unità elettriche. Per quanto riguarda il consumo al termine del test di 200 chilometri, prevalentemente in autostrada e su strade extraurbane, abbiamo rilevato un consumo medio di 18,2 kWh/100 km, non troppo distante da quello massimo dichiarato dalla casa.
Fonte: Il Sole 24 Ore