Volkswagen, meno impianti anche in Cina contro il calo delle vendite

Il Gruppo Volkswagen e il suo partner cinese storico SAIC (la collaborazione è iniziata 40 anni fa), pianificano la chiusura di uno stabilimento in Cina, a Nanchino, e con buona probabilità non sarà l’unico, in risposta al rallentamento della domanda di auto con motore a combustione interna. L’impianto, che produce modelli Vw Passat e Skoda, ha una capacità annuale fino a 360mila veicoli. La chiusura di uno o più impianti è all’esame del colosso di Wolfsburg anche in Germania, dove è in corso una radicale revisione dei costi.

Gli altri stabilimenti sotto osservazione

Nella sede di Shanghai, SAIC Volkswagen Automobile ha già interrotto la produzione in un altro stabilimento due anni fa. Il sito era attivo fin dalla metà degli anni ’80. Un secondo impianto ha ridotto la produzione e potrebbe anch’esso essere chiuso o ristrutturato. I due partner stanno inoltre rivedendo la strategia del marchio Skoda, destinato al mercato di massa, dopo un forte calo delle vendite, come confermato dalla stessa azienda. Un impianto a Ningbo, nella provincia di Zhejiang, che produce diversi modelli Skoda, è rimasto inattivo per mesi e potrebbe essere un prossimo candidato la chiusura. Tutto questo deve essere ancora sancito da una decisione definitiva, hanno confidato fonti anonime all’agenzia internazionale Bloomberg.

«Tutti gli stabilimenti di SAIC Volkswagen operano normalmente in base alle esigenze del mercato e alle nostre previsioni», ha dichiarato Volkswagen China in una risposta via email a Bloomberg News. Con il crescente focus sui veicoli elettrici intelligenti, «stiamo anche trasformando gradualmente la produzione di veicoli e componenti».

Il rapido passaggio alle auto elettriche in Cina

Il ridimensionamento del produttore tedesco in Cina, il più grande mercato automobilistico mondiale con i suoi 30 milioni di veicoli venduti nel 2023 (secondo China Association of Automobile Manufacturers, CAAM), è guidato dal relativo calo della domanda, ma soprattutto dal rapido passaggio ai veicoli elettrici, che ha esposto il produttore tedesco ad una capacità produttiva eccedente per i veicoli tradizionali.

Mentre in Europa la domanda di veicoli elettrici ha subito una battuta d’arresto e probabilmente nel 2024 la crescita sarà pari a zero (poco più di 3 milioni di unità secondo RHO Motion, centro studi britannico focalizzato sulla transizione energetica per quanto concerce l’automotive), l’elettrificazione in Cina procede rapidamente. Una rincorsa durata un decennio ma che visto una netta accelerazione a partire dal 2019. Produttori locali come il colosso di Shenzhen, BYD, sono balzati in testa alle vendite grazie a modelli innovativi e convenienti, mentre le vendite di auto a combustione sono in calo. Le vendite di veicoli elettrici Volkswagen in Cina sono aumentate del 45% nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 62.400 a 90.600 unità. Nello stesso periodo BYD ha venduto quasi 800mila auto.

Fonte: Il Sole 24 Ore