Voto del preside decisivo nel consiglio di classe
Per il Tar Marche (sentenza n.793/2024) se il consiglio di classe è formato da un numero pari di insegnanti compreso il dirigente ed è in parità, il voto determinante non è quello dell’insegnante di religione ma è quello del preside, che prevale in ogni caso. Pertanto il suo parere sarà determinante per scegliere tra la promozione e la bocciatura.
Negli scrutini finali degli organi delle scuole statali e non, di primo e secondo grado, la previsione secondo cui, qualora sia prevista una delibera a maggioranza, il voto espresso dall’insegnante di religione cattolica, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale, non fa perdere al voto il suo carattere decisionale e costitutivo della maggioranza e non fa perdere all’insegnante di religione la partecipazione piena, effettiva e incondizionata alle valutazioni di competenza dei docenti. Tuttavia il suo voto diventa determinante solo nei consigli di classe formati da un numero dispari di prof, in cui l’ammissione o meno è deliberata con la maggioranza della metà più uno, raggiunta con il voto dell’insegnante di religione stesso: in tal caso, a lui andrà richiesto di esprimere un giudizio motivato. Invece se nel consiglio di classe gli insegnanti sono in numero pari compreso il preside – come nella vicenda in esame – in caso di parità di voti, il voto determinante non è quello del docente di religione ma è quello del dirigente.
Fonte: Il Sole 24 Ore