Walgreens in rosso: in chiusura il 14% delle farmacie Usa

Walgreens, catena americana di farmacie parte del gruppo WBA (Walgreens Boots Alliance) intende chiudere 1.200 dei suoi punti vendita entro il 2027: del maxi-taglio, 500 saranno già nell’anno fiscale 2025. La società ha circa 8.700 negozi negli Stati Uniti e un terzo non è redditizio, secondo quanto riportato dall’agenzia AP.

Perdite miliardarie

L’annuncio di Walgreens è stato accompagnato dalla presentazione dei risultati trimestrali al 31 agosto, dove i ricavi sono saliti del 6% a 37,55 miliardi di dollari mentre le perdite sono risultate pari a 3 miliardi. I dirigenti di Walgreens Boots Alliance avevano dichiarato a fine giugno di stare ultimando un piano di ristrutturazione per le attività negli Stati Uniti e che avrebbe comportato la chiusura di centinaia di negozi. Il piano annunciato oggi include anche la chiusura di 300 negozi inclusi in un precedente piano di riduzione dei costi. Il CEO di Walgreens, Tim Wentworth, ha affermato che l’anno fiscale 2025, iniziato il mese scorso, sarà un importante «anno di ribasamento» per la catena di farmacie. «Questa svolta richiederà tempo, ma siamo certi che porterà notevoli benefici finanziari e per i consumatori a lungo termine» ha affermato.

La crisi delle farmacie

Walgreens, come i suoi concorrenti, ha faticato per anni con il rigido sistema di rimborsi delle ricette di medicinali, oltre ad altre sfide come l’aumento dei costi di gestione dei suoi negozi. Inoltre, le catene di farmacie hanno dovuto affrontare una maggiore concorrenza da parte di Amazon, Walmart e Target che si sono gettati nel mercato dei parafarmaci. Anche la rivale CVS, grande catena di farmacie negli Stati Uniti, sta concludendo un piano triennale per chiudere 900 negozi. Un’altra grande azienda, Rite Aid, è uscita da una riorganizzazione fallimentare all’inizio di quest’anno dopo aver ridotto il numero dei suoi negozi a circa 1.300 sedi.

Walgreens ha anche fatto marcia indietro su un piano per aggiungere cliniche di assistenza primaria accanto ad alcuni dei suoi negozi dopo esserci lanciata in un aggressivo piano di espansione sotto la precedente CEO Rosalind Brewer.

Fonte: Il Sole 24 Ore