Wartsila, ultimo atto: firmato l’Accordo di programma
È stato firmato al Mimit l’Accordo di programma per la reindustrializzazione del sito produttivo di Bagnoli della Rosandra (Trieste) che chiude due anni di vertenza.
Msc rileva dunque da Wärtsilä lo stabilimento produttivo triestino per avviarvi una produzione di carri ferroviari tecnologici, 1.500 unità l’anno a regime, assorbendo i 261 lavoratori in esubero dalla multinazionale finlandese. Quest’ultima garantirà i livelli occupazionali delle altre sedi in Italia – dove sono occupate 200 persone – e di quella di Trieste, dove permarranno service e un centro di ricerca e sviluppo, con 600 lavoratori.
Il Mimit
«Si conclude nel migliore dei modi una vicenda che era iniziata male, con la minaccia dei licenziamenti di tutti gli occupati, e con la chiusura di un sito industriale così importante a ridosso del porto di Trieste. Invece sono salvaguardati tutti i lavoratori ed è rilanciato il sito produttivo con un grande player internazionale in una tecnologia d’avanguardia, che può fare di quel sito il primo più significativo in Europa sui vagoni commerciali» è il commento di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che sottolinea come l’intesa «è il frutto del sistema Italia, di un lavoro comune e coeso di governo, Regione, Comune, sindacati e associazioni d’impresa con le altre autorità come quella portuale. Questa squadra – ha aggiunto – è riuscita a risolvere nel migliore di modi una crisi industriale emblematica, che diventa in questo modo un esempio e un modello di quello che si può e si deve realizzare nel nostro Paese. Una politica industriale assertiva che non rinunci, ma rilanci i siti produttivi salvaguardando i nostri lavoratori».
Il territorio
Per il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga «oggi si apre una nuova pagina della storia industriale di Trieste, che però rimane saldamente ancorata alla più grande risorsa a disposizione del territorio giuliano: il mare. La scelta di investire nell’area giuliana da parte del Gruppo Msc deriva proprio dall’intermodalità garantita dallo scalo portuale e siamo orgogliosi che una realtà di tale rilevanza si insedi nel nostro territorio».
La firma, aggiunge, «scongiura una delle peggiori crisi occupazionali che la Regione ha dovuto affrontare e conferma la strategicità del Fvg nel contesto produttivo italiano ed europeo aprendo la strada a nuove opportunità di sviluppo e crescita economica». Fedriga ha anche ringraziato «tutti coloro che hanno contribuito a sventare una crisi che ha messo a rischio centinaia di posti lavoro, a partire dal gruppo Msc, dal governo e dai ministeri coinvolti, che hanno dimostrato grande attenzione a questa vicenda, senza dimenticare l’importante ruolo svolto dalle associazioni di categoria, dalle sigle sindacali e dagli enti coinvolti».
Fonte: Il Sole 24 Ore