Whispr, la moda che «parla» di parità di genere

Whispr, la moda che «parla» di parità di genere

«La nostra sfida è far diventare la responsabilità sociale “sexy” com’è oggi la sostenibilità ambientale, un driver di crescita e di sviluppo». La responsabilità sociale che sta a cuore a Sofia Ciucchi, fondatrice con Teodora Sevastakieva e Daniela Sola di Whispr, società benefit e startup innovativa, guarda alle donne.

L’idea, nata durante la pandemia e tradotta in impresa , a Firenze, nel maggio 2021, è quella di diffondere la cultura della parità di genere nel mondo del lavoro, e di farlo in modo originale, partendo da un prodotto-moda – capi in maglia di alta fattura, colorati e versatili – che veicola messaggi di empowerment. La scritta-bandiera che appare sui capi, realizzati con filati sostenibili (ecoviscosa, cotoni biologici, lana merino certificata) da una filiera tutta al femminile, è “Mind the gap”, per richiamare l’attenzione allo scalino della differenza di genere. Altre scritte sono “We”re!” – con la W a indicare, allo stesso tempo, women (donne) e il marchio Whispr – oppure “Fifty Fifty Please!” o ancora “Brave”.

«Non portiamo avanti istanze femministe – spiega Ciucchi, 55 anni, due figli, una lunga carriera di manager in aziende di moda, da Ferragamo a The Bridge a Ermanno Scervino – la nostra non è una battaglia contro qualcuno, semplicemente pensiamo che sviluppare le capacità delle donne sia un’occasione di progresso sociale e civile. Le società dove le donne hanno un ruolo attivo sono più progredite, più ricche».

Whispr nasce come azienda b2c, che produce e vende maglieria comunicando direttamente col consumatore via web: non solo si compra online, ma la startup sta creando una community virtuale, vuol sviluppare una app e introdurre tecnologie blockchain per garantire la filiera. «Ma siccome è difficile far partire un business da zero solo sul digitale – spiega Ciucchi – stiamo stringendo accordi con alcuni negozi multimarca che venderanno le nostre maglie e ci aiuteranno a veicolare il messaggio». E c’è di più. «Essere una startup innovativa ci dà la veste giusta per dialogare con partner finanziari e tecnologici – aggiunge – con la prospettiva di entrare in programmi di accelerazione per spingere il nostro progetto».

Un progetto che, per dare sostanza alla missione di empowerment femminile, è partito aiutando le giovani donne nella ricerca di lavoro: chi compra un prodotto Whispr ha accesso a un test psicoattitudinale online che misura le competenze trasversali.

Fonte: Il Sole 24 Ore