Woolrich, digitale e wholesale trainano i ricavi

Woolrich, digitale e wholesale trainano i ricavi

«Ci stiamo preparando per la nostra stagione chiave di vendita, l’autunno/inverno, e siamo ottimisti, soprattutto considerando che al 1° settembre abbiamo già consegnato il 70% degli ordini per la collezione autunno inverno 2023/24. Siamo fiduciosi che, dopo il +22% di crescita registrato nel 2022, chiuderemo l’anno con un incremento dei ricavi tra il 10 e il 15%». A parlare è Stefano Saccone, ceo di Woolrich, marchio americano che, dopo essere stato rilanciato in Europa grazie alla bolognese WP Lavori in corso, dal 2018 è per l’80% di proprietà del fondo lussemburghese L-Gam. A trainare i conti del primo semestre 2023, che dopo un inizio forte è stato influenzato da una primavera «più sfidante» e si è chiuso con un + 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sono in particolare due canali che hanno registrato un aumento delle vendite superiore al dato complessivo: il canale e-commerce (+27%) e il wholesale (+15% sul 1° semestre 2022).

Cinquanta nuovi spazi per ampliare il wholesale

Il canale wholesale – e quindi i rivenditori multimarca – sono oggetto di una serie di investimenti in Europa che continua ad essere il principale mercato di riferimento di Woolrich: «Stiamo potenziando la presenza del nostro marchio nel canale wholesale attraverso l’apertura di circa 50 spazi dedicati e personalizzati, come corner e pop-up, presso i migliori department store europei e nei negozi indipendenti. Inoltre, stiamo organizzando varie attività ed eventi all’interno dei punti vendita», spiega Saccone. che racconta come tra i mercati che stanno crescendo di più ci sia quello giapponese e come tra le prossime tappe nel processo di internazionalizzazione ci siano Cina e Usa:  «Il business in Giappone, gestito tramite una joint venture con Goldwin, sta continuando a crescere con successo, e allo stesso tempo, stiamo esplorando nuove opportunità, compresa l’entrata nel mercato cinese. Negli Stati Uniti, la nostra attività principale è orientata verso un business direct-to-consumer, con un’enfasi crescente sull’e-commerce».

Dal canale digitale il 20% del business

Quello digitale, come già detto, è un driver importante per i conti di Woolrich: «Dal 2019, abbiamo triplicato il nostro volume d’affari, questo canale continua a registrare un notevole tasso di crescita a doppia cifra fino ad oggi e prevediamo di concludere l’anno con circa il 20% dei nostri ricavi globali generati dal nostro e-commerce», spiega il manager.

L’azienda, di pari passo, continua però a investire in punti vendita monomarca: «Il nostro partner giapponese aprirà alla fine di ottobre il primo negozio dedicato alla collezione Outdoor Label (designed in Giappone) a livello mondiale. Nel frattempo, stiamo continuando a cercare nuove location anche in Europa al fine di ampliare la nostra presenza, integrando ulteriormente la nostra flotta di 30 negozi nell’area Emea».

Fonte: Il Sole 24 Ore