Zelensky a Washington per incontrare Trump: sul tavolo l’accordo sui minerali (in cambio di aiuti)

Zelensky a Washington per incontrare Trump: sul tavolo l’accordo sui minerali (in cambio di aiuti)

Volodymyr Zelensky è arrivato a Washington nella serata di giovedì e questa mattina ha ricevuto un gruppo di senatori americani nel suo hotel vicino alla Casa Bianca. Lo riferiscono i giornalisti al seguito. Alle 11, le 17 in Italia, il leader ucraino sarà ricevuto da Donald Trump con il quale terrà una conferenza stampa alle 13, le 19 in Italia, presumibilmente dopo la firma dell’accordo sui minerali. Alle 16, le 22 in Italia, Zelensky terrà un discorso all’Hudson Institute poi incontrerà la comunità ucraina.

L’accordo definirà quali e quanti armamenti l’Ucraina riceverà, oltre che le fonti di finanziamento per gli aiuti all’Ucraina.

I dubbi sulle risorse minerarie ucraine

Molte delle risorse minerarie ucraine, su cui il presidente americano Donald Trump ha messo gli occhi come «risarcimento» per gli aiuti forniti a Kiev, sono in realtà difficili da sfruttare, soprattutto in tempo di guerra. Lo fa notare la Cnn che ha visitato la miniera di titanio assediata a Irshansk, nel nordovest dell’Ucraina, la cui estrazione appare urgente.

Ma che si scontra con il problema di una «le lettricità che alimenta le grandi macchine e che è a volte è disponibile solo tre ore al giorno», per i grandi danni inflitti dalla forze armare russe alle infrastrutture elettriche dell’Ucraina. Alcuni attuali ed ex funzionari statunitensi hanno espresso dubbi sulla tesi di Trump secondo cui il potenziale accordo che sta per firmare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky offrirebbe agli Stati Uniti un facile accesso a una serie di minerali di terre rare.

«Adesso non sappiamo più se e come andrà avanti il nostro lavoro neanche domani», ha detto Dmytro Holik, direttore dell’impianto di estrazione e concentrazione del conglomerato ucraino Group DF. «Ogni giorno assistiamo alla distruzione del sistema energetico ucraino. Ogni giorno, intere regioni vengono tagliate fuori in caso di emergenza», ha aggiunto, riferendosi ai droni e missili con cui ogni notte la Russia colpisce le case e le infrastrutture energetiche ucraine. Il personale dell’impianto di Irshansk è composto per lo più da uomini, esentati dalla leva obbligatoria perché il titanio è considerato un settore importante. I profitti sono bassi, le prospettive sono scarse. «La nostra azienda è ora molto instabile e questo comporta un costo molto elevato dei nostri prodotti», ha spiegato Holik.

Fonte: Il Sole 24 Ore